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DIA, METODO FALCONE
di Gabriele Lo Bello

  • Durata:00:49:56
  • Andato in onda:28/11/2021
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Trent'anni di lotta al crimine organizzato con la Direzione Investigativa Antimafia. Gabriele Lo Bello, ripercorre la storia di questo organismo pensato da Giovanni Falcone che lo disegnò e fece nascere nel 1991, senza tuttavia vederlo mai all'opera perché diventerà operativo solo dopo l'attentato mafioso di Capaci, il 23 maggio del '92. Le testimonianze di Claudio Martelli che da ministro della Giustizia lo chiamò a Roma per creare la Dia, ma anche la Procura Nazionale Antimafia e le Direzioni Distrettuali Antimafia e Pietro Grasso chiamato da Falcone ad aiutarlo in questa sfida epocale. Trent'anni di antimafia con successi come la cattura del capo militare di cosa nostra Leoluca Bagarella, del capo dei Casalesi Francesco Schiavone, conosciuto come Sandokan. Operazioni come Olimpia contro le 'ndrine calabresi con i primi collaboratori di giustizia. I ricordi e le analisi del Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, del Direttore della Dia, Maurizio Vallone, di Francesco Lo Voi e Giuseppe Amato, Procuratori Capo di Palermo e Bologna. Il punto sulla caccia a Matteo Messina Denaro. Storie di latitanti che si nascondevano vicino alle abitazioni di magistrati e di latitanti rimasti nei loro paesi, dove incontravano moglie e figli. Il racconto degli agenti entrati nella Dia dopo le stragi di Capaci e via d'Amelio, figli di quel dolore e della successiva rivolta della società civile. Gli stessi agenti che hanno catturato i superlatitanti - con i loro racconti nei luoghi delle operazioni - contribuito ad arrestare quasi 11mila criminali e a sequestrare - secondo il Metodo Falcone - patrimoni mafiosi per oltre 25 miliardi di euro.

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