Dunque occhi puntati sul 3 maggio. Quel giorno, giovedì prossimo, la direzione del Partito Democratico deciderà se sedersi o meno al tavolo del Movimento 5 Stelle. Tempi lunghi, quindi. Nulla a che vedere con l’urgenza invocata da Sergio Mattarella il 13 aprile scorso, dopo aver chiuso al Quirinale il secondo giro di consultazioni presidenziali. Fallito per ora l’approccio con il Centrodestra, adesso il Movimento guarda ai Democratici, ma entrambe le forze politiche devono fare i conti con le contraddizioni interne e i malumori delle rispettive basi elettorali, oggi più di ieri dal momento che l’ipotesi di un ritorno alle urne non è poi così remota. Ma cosa accadrà da qui al 3 di maggio? E quanto incideranno sulle trattative per la formazione del governo le elezioni regionale di domenica in Friuli Venezia Giulia? Ne parliamo con Ileana Sciarra, giornalista dell’Adn-Kronos esperta dell’universo grillino; con Arturo Celletti, notista politico di Avvenire e con Andrea Covotta, vicedirettore del Tg2.