Il premier c’è, è quel professor Giuseppe Conte che da due giorni riempie le prime pagine del giornali. Ma a ottanta e passa giorni dal voto del 4 marzo manca ancora la squadra dei ministri. E la questione non è di poco conto: il nodo da sciogliere, il più intricato, è quello che ruota intorno al nome di Paolo Savona, ex ministro ed economista di lungo corso che Matteo Salvini e Luigi Di Maio vorrebbero fortemente alla guida del ministero di via Venti Settembre. Ed è un nodo complesso, al punto che ieri mattina si è sfiorato lo scontro istituzionale con il Quirinale che in una nota informale è tornato a sottolineare ruoli e prerogative del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio nella scelta della squadra di governo. A pesare sul nome di Savona è il suo euroscetticismo, l’idea secondo la quale l’uscita dalla crisi debba necessariamente passare attraverso una riscrittura dei trattati comunitari. E l’incertezza agita i mercati con lo spread che sfonda quota 210. Ne parliamo con Ileana Sciarra dell’Adn Kronos, con il direttore di Tv2000 Paolo Ruffini e con il vicedirettore del Tg2 Andrea Covotta.