A leggere i giornali di stamattina, la squadra di Giuseppe Conte sembrava ad un passo dalla crisi. Corriere della Sera: “Scontri e accuse tra Lega e 5 Stelle”; la Repubblica: “Governo a rischio”; il Fatto: “Il governo vacilla”, il Giornale: “Crolla tutto”. Altrettanto ruvida La Stampa, ma con un filo di ottimismo in più: “Salvini umilia Di Maio ma non rompe“. Terreno di scontro, lo sapete, i termini del condono inseriti nel decreto fiscale, con il capo politico del Movimento che denunciava presunte manomissioni nel testo elaborato a Palazzo Chigi. Poi nel corso della giornata le acque sono andate via via calmandosi, anche sotto la pressione di un spread che in mattinata aveva toccato quota 340. Ma con ogni probabilità il conflitto è destinato a riaccendersi domani quando, alle tredici, Matteo Salvini e Luigi Di Maio si troveranno faccia a faccia nel consiglio dei ministri convocato d’imperio dal premier Giuseppe Conte. Ne parliamo con Brunella Bolloli di Libero, con Mario Sensini del Corriere della Sera e con il vicedirettore del Tg2 Andrea Covotta.