Non c’è giornale, rete televisiva o social network che non spari ad alzo zero contro il presidente degli Stati Uniti. Ma lui, Donald Trump, tira dritto nel solco tracciato durante la campagna elettorale più feroce di sempre. E chi si aspettava un brusco calo dei consensi, fa ora i conti con i sondaggi che non si scollano di un decimale dal risultato del voto che l’ha incoronato presidente. Lavoro, crescita, immigrazione, lotta al terrorismo, sicurezza dei confini. Sono queste le parole chiave gridate dall’uomo che ha di fatto deciso di cancellare otto anni di presidenza Obama. Il mondo cambia, soprattutto sul fronte delle migrazioni. Noi stasera cercheremo di capire in quale direzione. Perché se da una parte si registra la stretta americana, anche l’Europa sembra aver capito che qualcosa va fatto, e va fatto in fretta. E’ di queste ore, infatti, la firma del memorandum tra Italia e Libia che dovrebbe bloccare la rotta del Mediterraneo che ha fatto del Canale di Sicilia un immenso cimitero. Ne parliamo con Alberto Negri (il Sole24Ore) e Gian Micalessin (Il Giornale).