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L'OMICIDIO STRADALE (26/03/2015)

  • Andato in onda:27/03/2015
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Elio Bonavita aveva 14 anni e la passione per il pallone. Domenica mattina era a Monza, in auto con la mamma, diretti al campo di calcio. Nel bagagliaio, la borsa con la maglia e gli scarpini. Maglia e scarpini che Elio non ha indossato e mai più indosserà. Elio è morto in un incidente stradale. L’ennesimo. Chi ha provocato l’impatto sulle prime è fuggito. Poi si è costituito alle forze dell’ordine, denunciato a piede libero: pagine di un libro già letto. Saranno i magistrati a distribuire colpe e responsabilità. Già, ma attraverso quali norme? Sono anni che i familiari delle vittime chiedono inasprimenti delle pene, sanzioni certe, prevenzione. E ad ogni croce che si aggiunge sulle strade italiane la politica promette che sì, si farà in fretta, salvo poi occuparsi d’altro. Fino alla vittima successiva. Per tornare sulle prime pagine dei giornali, indignarsi, proporre norme destinate a far la muffa in un cassetto. Ne parliamo con il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, con l’avvocato Domenico Musicco, presidente dell’Associazione vittime degli incidenti stradali e sul lavoro. E con la signora Marina Fontana, che martedì scorso ha organizzato un sit-in in diverse città italiane per chiedere l’introduzione del reato di omicidio stradale.

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