Era la sera del 17 febbraio 1992 quando l’agenzia Ansa battè un flash di poche righe: “Arrestato a Milano con l’accusa di concussione l’ingegner Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio…”. Una notizia come tante, arrivata tra l’altro a giornali quasi chiusi. Nessuno quella sera poté prevedere l’uragano che di lì a poco di sarebbe abbattuto sul paese e sulla classe politica che lo governava a suon di tangenti. Era l’inizio di Mani pulite: un’inchiesta che di fatto decapitò un’intera classe politica. Migliaia di indagati, arresti, fiumi di confessioni, ma anche oltre trenta suicidi. Cosa ha significato quella stagione per l’Italia della prima Repubblica, come è cambiato il paese in questo quarto di secolo? Ne parliamo con due protagonisti di quegli anni: l’allora pubblico ministero Antonio Di Pietro, uomo simbolo del pool di Milano, e l’ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli.