Difficile immaginare una partita di calcio con due vincitori. Semmai un pareggio. O forse neanche quello: sarà il tempo a dirlo, il tempo e le alchimie parlamentari. Fatto sta che da ieri entrambi gli azionisti di maggioranza del Governo Conte rivendicando con forza la vittoria sul campo della prescrizione. E’ fuor di dubbio che ognuno parli al suo elettorato, soprattutto nel momento in cui i sondaggi sembrano aver ribaltato il voto del 4 marzo, ma la questione è tutt’altro che risolta. Come non lo è lo scontro con Bruxelles sul fronte della manovra economica. Perché raramente un uomo pacato come il ministro Tria ha usato parole come quelle pronunciate oggi: “Per evitare la procedura sul debito - ha detto - dovremmo fare una manovra di restrizione violentissima che per un'economia come la nostra sarebbe un suicidio". Ne parliamo con Paola Tommasi di Libero, con Mario Sensini del Corriere della Sera e con il vicedirettore del Tg2 Andrea Covotta.