Le incertezze sulla manovra, l’invito del capo dello Stato al dialogo e alla salvaguardia degli interessi degli italiani, le rassicurazioni di Palazzo Chigi. E poi le tensioni all’interno dell’esecutivo, con i due partiti di maggioranza che faticano a trovare la quadra su alcuni capitoli fondanti del contratto di governo. Tre su tutti: giustizia, sicurezza e infrastrutture. Perché se la scorsa settimana il premier Conte ha messo suo malgrado il sigillo sul Tap - il gasdotto transadriatico - si apre ora la partita dell’Alta velocità, opera tanto cara alla Lega quanto invisa ai 5 Stelle. E su tutto questo incombono lo scontro con l’Europa e i dati macroeconomici, con la “crescita zero” sancita dall’Istat per il terzo trimestre del 2018.